Ferrari pronta per Jeddah: l’obiettivo è chiaro | Analisi e novità

La Ferrari si prepara ad affrontare la seconda prova del Mondiale di F1 2023. Gli uomini del cavallino rampante saranno riusciti a sistemare i problemi di affidabilità della SF 23 emersi in Bahrain? Frederic Vasseur fa il quadro della situazione.

Ferrari pronta per Jeddah
Sainz, Vasseur, Leclerc e Tondi

Non capisco perché la squadra sia diventata un bersaglio dopo un solo GP, ha dichiarato alla stampa Frederic Vasseur . Parole molto chiare e nette quelle del nuovo team principal di Maranello. Una esternazione puntuale sullo stato reale delle cose. Lo scorso anno, dopo il Barhain, già pregustavamo la vittoria finale di una imprendibile rossa contro una sconquassata Red Bull. Oggi, a parti inverse, siamo pronti a gettare tutto nei cassonetti della differenziata.

Ferrari steccata la prima

Certo l’avvio di stagione non è stato dei migliori, ma poi realmente quanto ? Guardando con distacco gli accadimenti di Sakhir di così catastrofico cosa c’è realmente stato? La Red Bull si è confermata la macchina da battere e la Ferrari, a parte quel problema elettrico, lì dietro a rincorrere magari con qualche secondo di troppo. Degrado gomme eccessivo, probabilmente si ma, grazie a Dio, il potenziale di questa vettura è ben lungi dall’essere ancora totalmente espresso.

Serviranno tempo e pazienza per ottimizzare tutte le risorse al meglio. La macchina di Newey ci ha impiegato un bel po’ lo scorso anno per riprendersi e poi volare verso la conquista del titolo mondiale. Cosa che la invincibile Mercedes non è ancora riuscita a fare. “Personalmente non ho problemi, ho ben chiaro il mio progetto e lo realizzeròha tuonato Vasseur – ho mezzi e potere decisionale come non ho mai avuti altrove”. 

Vero è che il non soddisfacente week-end del Bahrain ha contribuito ad alimentare un clima già apparentemente teso all’interno del team culminato con l’addio dell’aerodinamico David Sanchez. Decisione questa però meditata da tempo a prescindere dal risultato della prima gara. Dopo 10 anni lascio la Ferrari, è stata una decisione ponderata da tempo – le sue parole – non vedo l’ora di tornare a lavorare” (in McLaren ndr).

Ferrari: David Sanchez lascia
David Sanchez – photo web source

Ferrari – Vasseur per tornare grandi

L’arrivo del nuovo uomo forte ha evidentemente creato un po’ di subbuglio ma il cambio era d’obbligo. “Credo sia inevitabile. Ci sono persone che erano molto vicine a Binotto e di conseguenza hanno preferito andare via” ha proseguito un calmo e rilassato Vasser. “Non mi sento preoccupato o dispiaciuto. E immagino che altre persone si siano preoccupate per il loro futuro”.

Tornando sulla gara inaugurale ha detto poi:“Guardando la correlazione dei dati tra la simulazione e la pista, siamo convinti di essere sulla strada giusta. Il nuovo leader sta portando in Ferrari il suo modus operandi cercando di trasmettere a tutti la sua visione d’insieme: “Ho chiesto a tutti di restare concentrati sulle prestazioni e di trovare soluzioni ai problemi di affidabilità. Il campionato è lungo”.

Diego Tondi nuovo Head of vehicle concept

Diego Tondi, capo dello sviluppo aerodinamico, da 16 anni alla corte di Maranello, prenderà il posto lasciato vuoto da Sanches. L’ingegnere quarantunenne arrivò in Ferrari proprio nel 2007, anno dell’ultimo mondiale piloti vinto da una rossa con Kimi Raikkonen. Tondi svilupperà la SF 23 e si occuperà anche del nuovo progetto del 2024.

Ferrari: Vasseur e Tondi
Frederic Vasseur e Diego Tondi

Ferrari verso Jeddah

Dopo tutto questo clamore, soprattutto mediatico, ecco che si avvicina la seconda prova delle 23 previste per questo mondiale 2023: il GP di Arabia Saudita, domenica 19 Marzo a Jeddah. Un circuito completamente diverso da quello del Bahrain. La pista, situata sulle rive del Mar Rosso, ha caratteristiche di grande scorrevolezza. Qui la gestione gomme non sarà così determinante mentre lo saranno l’efficenza aerodinamica, la velocità e la potenza delle monoposto.

Questi sono fattori che fanno sorridere e ben sperare in casa Ferrari. Grandi novità non ci saranno anche per il limitato tempo intercorso tra le gare ma cosa certa è che rivedremo quell’ala mono-pilone accantonata in Bahrain. La struttura è stat rinforzata per eliminare quella fastidiosa oscillazione dovuta ad una eccessiva flessibilità.

Ricordiamo che questa soluzione è basilare per il progetto SF 23. Col “mono-pilone” si genera un diverso andamento dei flussi d’aria e l’arretramento verso l’asse posteriore del centro di pressione. Questo porta una maggior efficienza del fondo e un notevole guadagno in trazione della monoposto. Soluzione questa già utilizzata peraltro da Red Bull ed Aston Martin.

Ferrari: si lavora sull'ala mono-pilone
Ferrari: si lavora sull’ala mono-pilone – photo web source

Jeddah è uno dei circuiti più veloci dell’intero mondiale con un tracciato molto regolare che permetterà di viaggiare scarichi e molto bassi senza che si inneschino quegli anomali fenomeni di “porpoising”. I tecnici hanno lavorato molto al simulatore sugli assetti e sulle regolazione per offrire a Leclerc e Sainz una vettura competitiva sin dal venerdì. Non ci resta che aspettare pochi giorni per una nuova emozionante gara.

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