L’epilessia e cosa fare in caso di crisi epilettica sono al giorno d’oggi, nozioni che tutti noi dovremmo conoscere. Intervenire in maniera corretta in caso di crisi epilettica di un individuo può anche significare salvargli la vita. Ecco che sapere come comportarsi in caso di crisi epilettica diventa una di quelle nozioni essenziali di pronto soccorso base che sarebbe meglio che tutti noi conoscessimo.
Innanzitutto l’epilessia è una malattia neurologica che colpisce, dunque, il sistema nervoso centrale. Conseguenza di questa malattia sono proprio il manifestarsi di queste vere e proprie crisi epilettiche che si ripetono nel tempo. Improvvise, pericolose che possono avere la durata di pochi secondi o di alcuni minuti. Sono delle manifestazioni involontarie che possono portare anche alla perdita di coscienza dell’individuo che la subisce.
Sapere come comportarsi, dinanzi ad una crisi epilettica, è essenziale anche perché, oggi, si ritiene che una semplice crisi epilettica sia una manifestazione che può colpire qualsiasi individuo in un qualsiasi momento della sua vita. Studi scientifici a riguardo hanno stabilito che almeno il 4-5% della popolazione abbia nella sua vita almeno una crisi epilettica. Questo non per forza legato all’epilessia, ossia alla malattia, la quale si definisce tale solo per il perpetrarsi nel tempo di queste scariche neuronali che avvengono nel cervello.
L’epilessia è una delle malattie più antiche conosciute dalla medicina. Una malattia considerata inguaribile, almeno fino agli inizi del secolo scorso, con la quale, però, ci si può convivere e si può affrontare una vita normale. Basti pensare che personaggi storici quali Giulio Cesare, Alessandro Magno, Fyodor Dostoevskij hanno condotto una vita straordinaria nonostante le loro crisi epilettiche.
Resta comunque il cosiddetto male oscuro che può essere catalogato in piccolo male o grande male. Il piccolo male consiste in brevissime perdite di contatto, di assenza vera e propria con l’ambiente che ci circonda della durata di pochi secondi. Nel caso, invece, del grande male le crisi epilettiche interessano tutto il corpo. Il soggetto colpito da crisi cade a terra e ha delle contrazioni di tutto il corpo, veri e propri spasmi involontari che possono causare anche il mordersi della lingua. Queste vengono definite “crisi generalizzate tonico cloniche“.
E’ proprio dinanzi a queste ultime che un nostro, pronto, corretto intervento può aiutare e, in alcuni casi, salvare il soggetto colpito. Parliamo, infatti, di una persona che cade a terra con perdita di coscienza ed inizia a muoversi involontariamente in preda a spasmi e convulsioni. L’intervento di chi sta attorno diventa, dunque, indispensabile. Occorre, innanzitutto, mantenere la calma e limitarsi ad interventi tesi solo a proteggere l’individuo da eventuali lesioni che potrebbe procurarsi.
Passata la crisi bisogna porre il soggetto in posizione comoda o magari sul lato permettendogli di liberarsi anche dalla schiuma che in questi casi si forma in bocca. Farlo respirare bene chiamare l’ambulanza in caso di casi gravi o di ferimenti a seguito della crisi o accompagnarlo comunque da un dottore. In alcuni casi in pazienti che sanno di essere affetti da epilessia e che sono già attrezzati nell’eventualità di crisi non ci sarà neanche bisogno di recarsi in ospedale.