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Papa Francesco: 10 anni intensi di Pontificato

Sono passati già 10 anni da quel 13 marzo del 2013 quando l’attenzione del mondo era tutta su Roma e su Piazza San Pietro.

Papa Benedetto si era da poco dimesso e la sede papale era vacante. Cardinali riuniti in conclave ed una decisione difficile da prendere. Ma ecco che, quell’annuncio arrivò. Era lui, in Papa venuto dai confini del mondo.

photo: pixabay

Il Papa dal linguaggio semplice e che arriva a tutti. Un Pontificato diverso da quello dei suoi predecessori, dove la Chiesa sembra che stia cambiando rotta.

I 10 anni di Papa Francesco

Era la sera del 13 marzo del 2013 e tutti erano incollai alla tv, in attesa dell’arrivo di quell’annuncio. La fumata bianca c’era stata da poco e questo significava che i cardinali, riuniti in conclave l’avevano eletto. Lui, il nuovo Papa, stava per affacciarsi dalla Basilica di San Pietro.

Jorge Mario Bergoglio, il Papa venuto dall’Argentina, il primo Papa gesuita della storia è stato eletto. Il suo nome? Francesco. Lui, il Pontefice che avrebbe portato la Chiesa a guardare verso i poveri e gli ultimi, verso coloro i quali, forse, fino ad allora, nessuno aveva dato quell’importanza proprio come Gesù ci ha insegnato.

Un Papa che ha subito rivolto la sua semplicità al mondo, un Papa che non ha mai guardato il popolo dall’alto in basso. Quel suo immancabile “buonasera”, il giorno dell’elezione o, anche, il suo “Non dimenticatevi di pregare per me” alla fine di ogni suo intervento pubblico, ce lo fa sentire ogni giorno sempre come uno di noi.

Cosa è successo nei suoi primi dieci anni di Pontificato? Tanto, come tantissimi sono stati gli incontri pubblici e non che Francesco ha effettuato. La necessità di rinnovamento della Chiesa in senso missionario, ma soprattutto evangelizzare. Andare incontro a tutti, anche a quelli più lontani, nel tipico spirito gesuita, ordine dal quale lo stesso Bergoglio proviene.

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Il suo evangelizzare con il “parlar semplice”

Papa Francesco si è posto tanti obiettivi, uno di questi è il dialogo interreligioso, in particolar modo con i musulmani e con gli ebrei. Ma lui è soprattutto un Papa “che parla semplice”, che si rivolge a tutti, è vicino a tutti e fa sentire a tutti la sua presenza, anche con una semplice telefonata a casa ai fedeli.

Un Papa che, come quando chiunque inizia ad attuare un cambiamento, non sempre ben voluto. Ma questo non lo ha mai scoraggiato, anzi. Anche alla sofferenza fisica, al suo costante dolore al ginocchio, che lo sta costringendo, in alcuni casi a muoversi in carrozzina, Francesco ha risposto con un secco NO alle voci di sue imminenti dimissioni: Gesù l’ha scelto per guidare la sua Chiesa, e lui lo farà, fino a quando le forze glielo permetteranno.

In 10 anni, ne ha viste di cose Papa Francesco. Grazie a lui, abbiamo vissuto una Pasqua in pandemia diversa dal solito: dove tutte le chiese erano chiuse, lui era lì a pregare per noi e insieme a noi, anche se da solo. Ogni giorno, ha evangelizzato sempre e comunque, con la sua Messa da “Casa Santa Marta” per esser vicino soprattutto a tutti coloro che erano soli e lontani dai loro cari.

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Lui, venuto da lontano

Un Papa venuto da lontano che, però, ha saputo guardare a chi era immediatamente vicino. La sua “chiesa povera e per i poveri”, continua nel suo cammino. La sua attenzione costante ai popoli in guerra (non in ultimo, l’Ucraina). Ovunque è stato accolto ed ascoltato come “il Papa della porta accanto”, sempre vicino alle esigenze di tutti e pronto ad ascoltare ogni grido d’aiuto.

Un augurio speciale per i suoi primi 10 anni di Pontificato, in preghiera costante per lui ed insieme a lui.

Published by
Rosalia Gigliano