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Fumo: verso il divieto totale | Stop anche all’aperto

In arrivo una stretta estrema per quanto riguarda il fumo ed i fumatori. Ad anticiparlo è il Quotidiano Sanità che parla di una bozza già presente sulla scrivania del Ministro della Salute. Aumento di divieti antifumo in vista, dunque, che riguarderanno anche le sigarette elettroniche.

A vent’anni dalla legge Sirchia quella che, nell’ormai lontano 2003, introdusse il divieto di fumare all’interno dei locali pubblici, ci si appresta ad un’altra stretta.  Alla legge, ormai datata, conosciuta con il nome dell’allora ministro Girolamo Sirchia, stiamo parlando della numero 3 del 16 gennaio 2003, risponderà a breve il ministro alla salute Orazio Schillaci.

Una normativa più stringente che estende i divieti di fumo

Il ministro, del resto, lo aveva già annunciato nelle settimane scorse. Anticipazioni, infatti, parlavano di una estensione dei divieti di fumo al chiuso anche ai prodotti considerati alternativi alla sigaretta. Si tratta di tutti quei prodotti a tabacco surriscaldato o similari ma, anche, di sigarette elettroniche insomma i vari svapo o Iqos per intenderci. Per questi prodotti, inoltre, sarà anche vietata la pubblicità come del resto già in vigore per le sigarette ed il tabacco normali.

Con il nuovo provvedimento, però, la norma diventa molto più restringente. Si tratta di una estensione dei divieti anche all’aperto in pratica. Non si potranno accendere sigarette e nemmeno utilizzare le cosiddette e-cig ai tavolini all’aperto di un bar, all’interno dei parchi, alle fermate di tutti i mezzi pubblici (dalle stazioni ferroviarie agli imbarchi dei traghetti, alle fermate del bus), nelle vicinanze di donne incinte e bambini. Un vero e proprio giro di vite, insomma, contro il quale già all’interno dello stesso governo stanno nascendo dei malumori. Il primo a parlare di una norma esagerata è il leader della Lega Matteo Salvini. Con un tweet, infatti, il ministro delle infrastrutture, dichiara da ex fumatore che, la norma prevista dal ministero della sanità, pare un tantino esagerata.

Un fumatore

Eppure, però, dal 2003 al 2019 la quota di fumatori nella popolazione con più di 15 anni è scesa dal 33% al 22%. Tendenza questa che ha registrato una inversione negli ultimi anni. Anni in cui si è risaliti ad una popolazione di fumatori con più di 15 anni del 24%. Si tratta di 800mila fumatori in più in due anni. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità sono poco più di 12 milioni i cittadini italiani che fanno un uso sistematico di sigarette o comunque di tabacco. Parliamo per la stragrande maggioranza di fumatori che consumano in media circa 12 sigarette al giorno. Tra questi, invece, il 20% accende e consuma regolarmente più di venti sigarette al giorni di media.

93mila morti per tabacco all’anno

Numeri da non sottovalutare, quelli riferiti al fumo, se si considera che, ogni anno, in Italia, dai dati in possesso della Società Italiana di Medicina Ambientale, sono circa 95 mila i morti riconducibili al tabacco. La stretta del ministro Schillaci in fondo cerca di adattarsi solo ai traguardi previsti dal Piano Europeo contro il cancro 2021. Creare una “generazione libera dal tabacco”. Arrivare nel 2040 ad una popolazione in cui meno del 5% faccia consumo di tabacco.

 

Published by
Rocco Grimaldi