Verstappen vince senza faticare il Gran premio del Bahrain davanti al compagno di squadra Perez. Il passo gara della Red Bull è stato impressionante ed improponibile per glia altri. Terzo uno straordinario Fernando Alonso.
Leclerc si ferma al 41° giro per un problema al motore quando era terzo. Sainz conferma il quarto posto delle qualifiche.

La prima gara è finita ed ora è possibile tirare le prime somme sullo stato delle cose dei vari team in gara.
La Gara è di Verstappen
Pronti via e dalla prima curva escono in ordine Verstappen, Leclerc grazie ad un ottimo spunto, Perez e Sainz poi tutti altri. Pericolosa toccata tra Stroll e Alonso in curva 4 poi nulla di particolare fino ai primi pit stop. Dopo 8 giri Max ha già oltre 5 secondi di vantaggio sul Leclerc.
Hamilton entra al 13° giro mentre Alonso si rende protagonista di un grande sorpasso su George Russell dopo una strenua difesa. Al 14° dentro le Ferrari per un doppio cambio assolutamente perfetto. Le due vetture di Maranello escono con gli pneumatici hard. Il giro successivo è il momento di svolta: Verstappen entra ai box e monta, diversamente dagli altri, un altro treno di rosse.
Cosa ripetuta da Perez al giro 19. Da qui le due Red Bull scavano un solco con gli altri. Al 26° giro Perez supera Leclerc e vola verso il secondo posto. La Rb 19 ha una gestione degli pneumatici impressionante. “Hanno trovato qualcosa – ha dichiarato uno sconsolato Leclerc – non è possibile vedere una vettura con cui sei lì in prova avere 1 secondo di vantaggio sul passo gara. Dobbiamo lavorare, siamo lontani”.

Secondo Pit
La Ferrari, che aveva tutto sommato tenuto nel primo stint, con il passaggio sulle C1 ha un inatteso calo di prestazione, in totale controtendenza con quanto visto nei test e nelle stesse qualifiche. Sainz entra al 32° giro come Russell, al 34° Leclerc, al 35° Perez quindi Verstappen al 37°. Da qui il primo spunto di riflessione. La monoposto campione del mondo può girare e performare più a lungo delle altre nonostante ben 2 mescole di differenza. Una macchina che non degrada gli pneumatici e va forte.
L’Aston Martin mantiene quanto di buono mostrato nei test e nelle prove. La AMR23 va veramente bene e con il terzo set di gomme la monoposto inglese è l’unica in grado di avvicinarsi, e di molto, ai tempi delle Red Bull. Inizia quindi la rimonta di uno scatenato Alonso. Fernando si diverte e fa divertire non solo per i suoi sorpassi da fuori classe ma anche per i suoi team radio.
Al 38° lo spagnolo passa magistralmente Hamilton e si lancia alla caccia di Sainz. Al 41° giro il fattaccio, la Ferrari di Leclerc si spegne e si ferma mestamente a bordo pista. Charles è disperato nel suo team radio. Un problema che però aveva avuto delle avvisaglie già nella mattinata quando sulla sua SF 23 si era provveduto a sostituire Batteria e centralina.
Virtual Safety Car fino al 43° giro. Si riparte, Alonso è una furia, passa Sainz dopo 3 tornate e si porta al terzo posto. Anche Hamilton raggiunge Sainz ma la Ferrari va forte in rettilineo e così riesce a tenere dietro il 7 volte campione del mondo.

Il Finale
Sotto alla bandiera a scacchi, sventolata da mitico Giacomo Agostini, i primi dieci transitano dunque così: Verstappen, Perez, Alonso, Sainz, Hamilton, Stroll, Russell, Bottas, Gasly ed Albon. Grandi festeggiamenti ai box di Red Bull e Aston Martin, musi lunghi in Ferrari, impassibile Toto Wolf. Quell’Aston Martin motorizzata Mercedes non gli va proprio giù. Ora il circus si sposta in Arabia Saudita sul circuito di Jeddah per il week end del 18 Marzo.
Che dire, Red Bul a parte che sembra, come detto da Leclerc, di un altra categoria, le altre sono più o meno lì. Con una Ferrari, secondo noi, comunque un pelo più avanti di Aston Martin e di Mercedes, che poi così male non è. “Guasto imprevisto, ma siamo lontani – ha detto il neo team principal di Maranello Vasseur – si deve lavorare sul consumo delle gomme e soprattutto l’affidabilità”.

Certo, c’è molto da lavorare per capire cosa sia capitato alla Ferrari sia a livello di affidabilità che di gestione gomme ma la velocità c’è e, sul giro in prova, la SF 23 fa comunque paura. E poi siamo tifosi e quello che è successo lo scorso anno lo ricordiamo bene. Quindi avanti alla prossima.