A proporlo è la commissione europea, la patente a 17 anni per i cittadini della comunità. Il testo stabilisce che i minorenni alla guida dovranno necessariamente avere un accompagnatore che li assista alla guida. Prevista una stretta sulla sicurezza stradale.
La commissione europea ha proposta una direttiva che potrebbe rivoluzionare il mondo auto stradale. I cittadini potranno conseguire l’esame per la patente già dai 17 anni di età. Fino al compimento del 18esimo anno, però, avranno bisogno di un accompagnatore regolarmente patentato, una sorta di tutor che li affianchi nella guida.
Patente a 17 anni ecco cosa bisogna sapere
Da 18 anni in poi, però, da quanto si apprende dalla norma, oltre a poter guidare da soli in autonomia i “neopatentati” potranno anche lavorare come autista. Lavoro questo, oggi, invece, possibile solo dopo aver raggiunto i 21 anni di età.
Novità anche per quanto riguarda il formato della patente. Si tratterà di una patente in formato digitale che servirà a semplificarne il riconoscimento tra gli stati membri. Allo stesso modo sarà molto più semplice sostituire, rinnovare o cambiare la patente di guida. Da Bruxelles, infatti, fanno sapere che tutte queste procedure saranno online.
Alcuni accorgimenti saranno anche proiettati verso l’ambiente e la sua salvaguardia. Si tratta di cosiddette norme verdi. Chi intende conseguire la patente di guida dovrà conoscere ed avere competenze legate ai sistemi avanzati di assistenza alla guida e ad altre tecnologie automatizzate. Imparare in che modo lo stile di guida impatta sulla produzione di emissioni e, quindi, sull’ambiente è un altro argomento al quale i neopatentati non potranno sottrarsi.
Una vera e propria rivoluzione dunque. Bruxelles propone una patente digitale, gestibile interamente online, unica per tutta l’Ue. Il documento, come già in parte accade negli Usa, potrebbe essere gestito attraverso le applicazioni smartphone.
Stretta sulla sicurezza stradale
Naturalmente si punta l’attenzione anche e, soprattutto, sulla sicurezza stradale. Del resto nel solo 2022 sono state oltre 20.000 le vittime di incidenti stradali. Morti che, forse, potevano essere evitate, per la maggior parte delle vittime si tratta di pedoni, ciclisti, utenti di scooter e moto.
A questo proposito l’Ue fa sapere che per ottenere la patente sarà necessario passare un test sull’interazione tra i veicoli a motore e gli utenti della strada più a rischio. Il neopatentato dovrà, quindi, avere chiare le interazioni tra il suo veicolo e i ciclisti, pedoni, monopattini elettrici. Tolleranza zero anche sul consumo di alcol durante la guida. La sospensione della patente, stavolta, riguarderà tutti gli stati membri della commissione europea e non solo lo stato dove si è commesso il reato.
Sarà inoltre possibile perseguire reati stradali commessi da cittadini di altri Stati Ue sul territorio di un Paese in cui non sono residenti. L’obiettivo certamente ambizioso della commissione europea è quello di arrivare entro il 2050 a zero morti dovute ad incidenti stradali.