La contea di Los Angeles dovrà risarcire la vedova di Kobe Bryant e le tre figlie. La cifra è stratosferica circa 30 milioni di dollari. Il risarcimento a seguito della diffusione delle foto dell’incidente del campione di basket.

Il 26 gennaio del 2020 un elicottero con a bordo Kobe Bryant ed altre otto persone, tra cui la figlia Gianna tredicenne del famoso cestista americano, mentre cercava di raggiungere un torneo di basket giovanile si schianta sulle colline di Calabasas, in California. Nessuno scampo per i passeggeri e per il pilota, tutti morti sul colpo.
L’incidente in elicottero e la scomparsa di Kobe Bryant
Finisce, così, a 41 anni la vita di uno dei più grandi campioni di basket di sempre, nato a Fialdelfia il 23 agosto 1978. L’ex stella Nba ha nel suo palmares cinque titoli Nba, due ori olimpici e milioni di fan in tutto il mondo. Il pilota dell’elicottero, a seguito di autopsia ed esami tossicologici, risulta essere pulito, lo schianto e l’incidente mortale sono riconducibili alla fitta nebbia presente mentre l’elicottero viaggiava a 184 miglia orarie.
Nel settembre 2020, invece, inizia la diatriba processuale. La stessa vedova Vanessa Bryant cita in giudizio per negligenza e violazione della privacy l’amministrazione della città di Los Angeles.

A suscitare le ire e le paure della donna sarebbero state proprio le foto scattate a seguito dell’incidente. Foto molto forti, scioccanti, scattate dagli agenti e i vigili del fuoco intervenuti sul posto. Il problema e la ragione della disputa, però, è che le foto furono condivise e diffuse tra i dipendenti dei due dipartimenti. I dipendenti del dipartimento dei vigili del fuoco e dello sceriffo della contea condivisero le foto, anche quelle più scioccanti, sui loro cellulari.
La diatriba e le cifre del risarcimento
La vedova di Kobe Bryant aveva dichiarato, in passato, di vivere nella paura che le sue figlie presenti sui social media avrebbero potuto incappare in quelle foto.
La difesa degli avvocati della contea si reggeva più che altro sul fatto che seppur fossero state scattate quelle foto e condivise tra i vari dipendenti, ordini dall’alto avevano intimato l’immediata cancellazione e avessero impedito, quindi, la diffusione pubblica delle stesse.
Oggi, però, a qualche anno dall’inizio del processo il consiglio di amministrazione della contea di Los Angeles ha accettato di pagare. La cifra riconosciuta alla famiglia di Bryant è di 28,85 milioni di dollari per risolvere la causa legale e le potenziali rivendicazioni future. L’avvocato Luis Li, della famiglia Bryant, fa sapere in una nota che quella della vedova è stata una battaglia coraggiosa combattuta non solo per suo marito e per la figlia scomparsi ma, anche, per tutti coloro la cui famiglia deceduta è stata trattata con una simile mancanza di rispetto.