Selfie+al+funerale+con+Maria+De+Filippi%3A+i+nuovi+mostri
titanotodaycom
/2023/02/28/selfie-al-funerale-con-maria-de-filippi-i-nuovi-mostri/amp/
News

Selfie al funerale con Maria De Filippi: i nuovi mostri

Nella camera ardente allestita per suo marito, Maria De Filippi si è vista chiedere dei selfie da parte di alcune persone. E’ stata, insomma, assalita da quei nuovi mostri che, ormai, sono senza più freni inibitori.

Ha sconvolto tutti la vicenda dei selfie che sono stati chiesti a Maria De Filippi nella camera ardente di Maurizio Costanzo.

Il selfie nella camera ardente Foto da Leggo.it

La vicenda

Domenica scorsa, Maria De Filippi era nella camera ardente allestita per Maurizio Costanzo. Come farebbe qualsiasi vedova, si è messa accanto alla bara del marito. Ha accolto ed abbracciato tutti coloro che, in mesto pellegrinaggio, si sono recati sul posto a rendere omaggio al defunto. Ad un certo punto ed in maniera inaspettata due soggetti, un uomo ed una donna, le si sono avvicinati e, dopo averle porto le condoglianze, le hanno chiesto un selfie.

Lei, forse perché presa alla sprovvista o perché ancora scioccata per la perdita, accetta ed abbozza anche un lieve sorriso mentre si mette in posa. Poi i due individui si allontanano tra l’imbarazzo generale.

Selfie: l’assalto con arma da “autoscatto”

Questi due elementi sono il sottoprodotto della cultura del trash. Persone che sono così abituate a spiare dal buco della serratura le vite degli altri presentate in in TV da non rendersi conto che la televisione non rappresenta in alcun modo la realtà e che nel mondo reale ci sono dei limiti che mai andrebbero valicati. Chiedere un selfie ad una donna in lutto ed uno dei limiti invalicabili.

Fanno sicuramente parte di quella fetta di popolazione che paga fior fior di quattrini per comprare biglietti per andare a vedere Sanremo dal vivo e che poi passa la maggior parte del tempo col cellulare in mano a riprendere le stesse identiche cose che le decine di telecamere professionali piazzate strategicamente in ogni dove stanno già riprendendo. Ma se non posti non esisti, no?

sicuramente parte di quella compagine di campioni che quando sente il rumore di uno schianto o le urla di qualcuno che sta subendo una violenza il cellulare lo prende non per chiamare la polizia ma per fare un “tik tok” e condividere che lui c’era. E fanno sicuramente parte di quella cerchia di eletti che si precipita sui luoghi “caldi”, siano essi teatro di tragedie, grandi eventi o camere ardenti. Gabriele Paolini scansati proprio!

Photo Web Source

Il problema è alla base

Recentemente è stata pubblicata un’indagine condotta dall’Università “La Sapienza” di Roma dal risultato sconcertante. Secondo questa 1 bambino su 5 non è in grado di scrivere in corsivo. Le principali cause di tale, preoccupante, situazione sarebbero due: l’uso di tablet e smartphone e il comportamento di alcune insegnanti di scuola primaria.

Queste maestre hanno preso la terribile abitudine di dare agli alunni libertà di scelta se scrivere solo in stampatello o se usare anche il corsivo. Risultato? Alle scuole medie arrivano ragazzi che non sanno scrivere in corsivo che, ovviamente, diverranno adulti incapaci di scrivere in corsivo.

Scrivere a mano. Foto Web Source

Io penso che tutto parta (anche) da questo. Se in Italia ci fossero più libri letti che smartphone, se si digitasse di meno e si scrivesse di più a mano. Se in TV ci fossero più “Super Quark” che “Grande Fratello” probabilmente gesti di cattivo gusto come “il selfie con la vedova con la cassa da morto sullo sfondo” non ci sarebbero più.

Perché basterebbe un minimo per capire che questo gesto va contro ogni logica, contro la decenza e contro ogni regola base della buona educazione. Ma se non leggi, non scrivi e ti imbottisci di spazzatura televisiva è ovvio che il cervello ti si atrofizzi e che tu ritenga giusto, figo ed “instagrammabile” farti un selfie con una donna famosa che ha appena perso il marito famoso.

Published by
Chiara D'Aponte