Mariaclotilde Adosini, il gesto di Fair play ha conquistato tanti

Il grande Fair play di Mariaclotilde Adosini, capace di vincere dopo un errore dell’arbitro, di ammetterlo e di perdere dopo essere tornata in pedana. Un grande esempio di moralità e correttezza.

Mariaclotilde Adosini
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Una vittoria che si può definire tale anche se, dal punto di vista tecnicamente sportivo, il tabellone finale segna il trentasettesimo posto. La medaglia, inequivocabile e toccante, è data dalla standing ovation del pubblico francese, al termine di un match del tabellone da 64.

Un atteggiamento che non si può definire in nessun altro modo se non fair play e ammissione di valori sportivi di cui tutt’oggi sembra esserci sempre meno la presenza nel mondo dello sport. Siamo nella prova di Coppa del Mondo Under 20 di spada femminile, a Beauvais, in Francia. 

Chi è Mariaclotilde Adosini e cosa è accaduto

Mariaclotilde Adosini è una delle atlete italiane in gara, proveniente dalla Polisportiva Scherma Bergamo, classe 2005. Dopo la disputa di un ottimo girone, in cui ha fatto registrare cinque vittorie e una “sconfitta a 4”, si piazza dodicesima nel tabellone d’eliminazione diretta e in questo modo passa di diritto il primo turno, entrando tra le migliori 32. Lì si trova davanti la francese Juliette Baudinot, portabandiere del Paese ospitante. 

La gara è estremamente equilibrata e combattuta, con Mariaclotilde che vince 15-14 e grida di gioia dopo la stoccata del successo. Ma alla fine del match la giovane viene invitata in direzione di torneo. Il caso ha voluto che l’arbitro, sul punteggio di 13-12 per la transalpina, aveva assegnato 2 stoccate a Mariaclotilde invece di una. Un errore umano, di cui non si era accorto nessuno in un primo momento.

L’atleta francese se n’era accorta, e lo ha fatto notare, ma troppo tardi. Adosini aveva vinto l’assalto, e il regolamento vuole che in tali casi ormai non si torna più indietro. Ma solamente in caso di decisione volontaria della giovane si sarebbe potuto tornare indietro, nell’ultimo minuto del match, dal 13-12, ritornando così a prima dell’errore arbitrale.

Così la giovane si è conquistata l’affetto di tanti

“La notizia mi ha colto di sorpresa, impreparata. E per un attimo tanti pensieri hanno affollato la mia testa”, racconta a fine giornata Mariaclotilde. “Ciò che per me più contava in quel momento, tanto da prevalere senza alcuna esitazione, era scegliere quale fosse l’azione moralmente giusta da fare. Nonostante potesse sembrare facile accettare la vittoria già proclamata, ho sentito che tornare in pedana, per ri-disputare quell’ultimo minuto, sarebbe stato più corretto nei confronti dell’avversaria, nel rispetto del nostro sport”.

Mariaclotilde Adosini
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Le parole della giovane rendono grande onore a lei e al mondo dello sport, che in figure come la sua ritrovano slancio di giustizia e di moralità al di fuori del successo ricercato ad ogni costo, anche in barba al prossimo. “Ho perso, pazienza. Lo rifarei ancora”, confida la giovane, entrata così nei cuori di molti. “Perché la natura di questa scelta è dovuta agli insegnamenti ricevuti dalla mia famiglia, dalla mia sala scherma e in particolare dal mio maestro Francesco – Ciccio – Calabrese”.

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