Bahrain: Red Bull da paura ma la Ferrari va molto forte | Chiusi i test 2023

Ultimo giorno di test sul circuito di Sakhir in Bahrain. Le squadre avevano a disposizione poche ore di lavoro in pista prima del via della stagione 2023.

Scopriamo cosa è successo nelle due sessioni di prove e soprattutto come “gli altri” si stanno preparando per contrastare Max Verstappen e la sua nuova Red Bull RB 19.

Test Bahrein la Ferrari va forte
La Ferrari va molto forte

Questa giornata conclusiva è servita alle scuderie per terminare i programmi di messa a punto delle monoposto, immagazzinare più dati possibili per poi tirare le somme del lavoro svolto e prendere le giuste decisioni in vista del primo Gran Premio del prossimo 5 Marzo.

Bahrain: cos’è il Flow Vis e a cosa serve

La tre giorni del Bahrain ha avuto una copertura televisiva totale. Questo ha permesso agli appassionati di scoprire non solo le nuove vetture che prenderanno parte al Campionato del Mondo 2023 ma anche alcuni aspetti meno noti. Uno di questo è il Flow Vis abbreviazione del termine inglese Flow Visualization o visualizzazione del flusso.

Questa applicazione tecnica permette letteralmente di poter “vedere l’aria” e come questa interagisce sulle varie parti della scocca. Le vetture non hanno avuto modo di girare in pista prima di questi test e gli unici dati aerodinamici in mano ai tecnici sono quelli ricavati dai modelli utilizzati in galleria del vento. Spesso, la realtà non rispecchia completamente quanto sviluppato in fabbrica. Questo rende quindi necessario comprendere come i flussi d’aria vadano realmente ad agire sulle monoposto in pista.

Per fare ciò, alle parti interessate, viene applicata la nominata flow vis, una polvere fluorescente che viene generalmente mescolata con della paraffina. La velocità delle auto fa sì che la vernice si asciughi distribuendosi in modo più o meno uniforme sul pezzo da analizzare. Proprio l’analisi di come il composto si sia distribuito, aiuta a comprendere chiaramente l’efficienza aerodinamica ed il tipo dei flussi d’aria lì presenti.

Più la verniciatura risulterà separata più siamo difronte a turbolenze da sistemare. Tutto questo, però, potrebbe palesare in maniera inequivocabile pregi e difetti anche alla concorrenza. Esiste, quindi, una soluzione invisibile ad occhio umano dove al posto della polvere fluorescente viene inserito del polistirene. Il composto sarà così visibile solo illuminandolo con particolari lampade all’ultravioletto.

Il Flow Vis applicato sulla Red Bull RB 19 ai test in Bahrain
Il Flow Vis applicato sul Red Bull RB 19 ai test in Bahrain

La mattina del 25 Febbraio in Bahrain

Nei primi minuti della mattinata la Ferrari ha dovuto immediatamente sostituire l’alettone posteriore per un’anomalia strutturale sul flap controllato dal sistema del DRS. Risolti i problemi, Charles Leclerc ha anellato alcuni giri tirati facendo segnare il miglior tempo con un buon 1.31.024 con le C4. Pneumatici, questi, che non saranno utilizzati nel primo week end del mondiale.

Su queste stesse coperture ha poi effettuato anche un lungo stint in chiusura di mattinata. Una sessione dove la SF 23 è apparentemente sembrata in difficoltà nel passo gara anche con le C2 in piena controtendenza con quanto visto ieri pomeriggio dove la mescola su cui Leclerc si era concentrato era la più dura la C1.

Perez e la Red Bull confermano la bontà della RB 19 svolgendo un lavoro mirato alla messa a punto con una serie di mini long run dal passo impressionante. Tutti con quelle stesse C2 con cui la Ferrari non sembra rendere. L’impressione è che questa monoposto sia un bel po’ più avanti di tutte le altre.

Il secondo crono della mattina, ad oltre 4 decimi dal monegasco, è quello segnato da Russell. “Credo che questa squadra abbia una storia molto buona sullo sviluppo nel corso della stagioneaveva detto George Russell. “Ieri – ha aggiunto – abbiamo avuto un problema e quindi abbiamo perso un bel po’ di tempo. Ma penso che abbiamo scoperto nei dati alcune cose interessanti”.

E a giudicare dalla mattinata non gli si può dare torto. La W14 è effettivamente apparsa in buona forma soprattutto nella ricerca del giro veloce prima e sul passo gara poi. C’è ancora un gap da colmare ma la sensazione è quella di una vettura più equilibrata. Tanto lavoro di messa a punto con le C2. Lavoro diverso, rispetto a Red Bull, anche per le altre scuderie tutte evidentemente alla ricerca di soluzioni per presentarsi al meglio al via della prossima stagione.

Tra le nebbie dovute alla variabilità delle condizioni di set-up, carico aerodinamico e di carburante, già note, si intravedono alcuni buoni segnali dalla Aston Martin che potrebbe rivelarsi una prima sorpresa per il Gran Premio del Bahrain. Molto costante il lavoro del debuttante Drugovich.

Ferrari-Leclerc
Ferrari/Leclerc – Quella indicata è la strada giusta? – photo web source

Il pomeriggio del 25 Febbraio

Il pomeriggio non registra particolari sussulti. La Ferrari continua nel suo programma di sviluppo con Carlos Sainz che sembra più a suo agio sulla SF 23 del compagno di squadra. Provate varie soluzioni sulla vettura per cercare la prestazione. Tre i tentativi con le C4 per lo spagnolo che si ferma a soli 12 millesimi dal miglior tempo di Leclerc.

La Red Bull, sempre con Perez, continua invece a martellare sul passo gara con la solita imbarazzante consistenza. La direzione del lavoro presa al box dagli uomini di Horner sembra essere orientata a preparare al meglio il set-up in previsione della prima gara stagionale. Forse brucia ancora il ricordo di quanto avvenuto nel 2022 quando il team chiuse con entrambe le vetture fuori per guasto.

Radio box sostiene che, viste le restrizioni subite sullo sviluppo per le note vicende sullo sforamento del budget cap, la Red Bull punti ad accumulare più vantaggio possibile nelle prime gare. Gap da poter gestire nella seconda parte di stagione quando gli altri team potrebbero avvantaggiarsi in termini di evoluzione.

L’Aston Martin dimostrare ancora la qualità della sua vettura con uno straordinario Alonso che ha lavorato molto in simulazione gara. Tempi estremamente interessanti con tutte le mescole utilizzate. Qualche difficoltà iniziale per la Mercedes di Louis Hamilton superate nel finale sia sul passo gara che sul giro veloce. Il 7 volte campione del mondo inglese ha strappato il secondo tempo lontano quasi 36 centesimi utilizzando però la C5. La mescola più morbida.

Bahrain Fernando Alonso
Fernando Alonso – photo web source

L’ultima ora

Nell’ultima ora la Red Bull torna protagonista con Perez che si dedica quasi in maniera ossessiva alla ricerca della prestazione massima. 5 tentativi di Time Attack utilizzando 4 diversi treni di C4. Il tempone alla fine arriva in 1.30.305. Un crono che spedisce la Ferrari lontana oltre 7 decimi. La Ferrari ha continuato con la simulazione gara non accettando la sfida lanciatale.

Il passo della SF 23 appare notevolmente migliorato rispetto alla mattina. Dato molto importante perché questo ultimo long run si è svolto proprio nell’orario in cui si correrà il gran premio. Alla fine la sensazione è che gli uomini di Maranello abbiano lavorato secondo schemi ben prestabiliti senza lasciarsi influenzare da quanto facevano gli altri.

Una prova di forza? Perché no. In fondo lo scorso anno, in Bahrain, andò più o meno allo stesso modo. Test chiusi con la Red Bull avanti di 7 decimi alla Rossa. Poi, la domenica della gara, doppietta sul podio Leclerc – Sainz con Verstappen e Perez out. Che sia di buon auspicio?

 

 

 

 

 

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