I test di ieri ci hanno mostrato una Ferrari apparentemente nervosa ed una Red Bull più pronta. Dietro alle difficoltà palesate nel pomeriggio di ieri dalla SF 23 di Lecler c’era però un programma ben preciso.
Tante prove relative ai vari settaggi possibili in chiave di aerodinamica, di altezze da terra e di regolazione delle sospensioni. Oggi il lavoro è stato diverso.

Due metodologie di lavoro opposte quelle di Red Bull e di Ferrari. Con Verstappen già alla ricerca dei settaggi gara mentre Sainz e soprattutto Leclerc ad immagazzinare dati importanti sul comportamento della vettura nelle varie condizioni di assetto generali.
Bahrain: scopriamo le nuove mescole Pirelli
Ai test in Bahrain anche la Pirelli si è presentata con diverse novità. Una mescola in più e una architettura delle gomme modificata. La casa milanese, fornitura unica della F1 è intervenuta per aumentarne la sicurezza ed andare a contrastare quei fenomeni di sottosterzo lamentati lo scorso anno un po’ da tutti i piloti.
“L’obiettivo per la prossima generazione di pneumatici è chiaro: ridurre il sottosterzo – le parole del responsabile della divisione motorsport di Pirelli Mario Isola – un problema comune nel corso dell’anno, soprattutto nelle curve lente”. L’intervento più radicale è stato così proprio sulle struttura delle coperture anteriori, modifiche che sono costate un aumento di peso di oltre 700 grammi.
Gli pneumatici nuovi offriranno la possibilità di utilizzare pressioni di esercizio più basse di circa 2 psi rispetto al passato e saranno disponibili in 5 mescole da asciutto, una intermedia ed una full wet. Un mescola in più che Mario Isola ha detto essersi resa necessaria per attenuare la differenza prestazionale tra la Hard e la Soft dello scorso anno.
Nulla di nuovo dunque sulle specifiche tecniche ma solo l’introduzione, tra la C2 e la C1 dello scorso anno, che quest’anno si chiamerà C0, di una nuova C1 più “morbida”. Una copertura che vedremo subito in gara nel GP del Bahrain.

La mattina del 24 Febbraio
La giornata si apre con le squadre impegnate alla ricerca dei settaggi giusti per migliorare le prestazioni delle vetture soprattutto sul passo gara. La Red Bull ha evidenziato una ottima costanza di rendimento nei long-run eseguiti dimostrandosi una monoposto molto equilibrata soprattutto al retrotreno. Retrotreno che invece sta facendo soffrire un po’ tutti.
Evidenze opposte emergono dal lavoro svolto da Louis Hamilton con la Mercedes. Una vettura che deve evidentemente migliorare sia sul passo gara che sul giro secco. Toto Wolf ha dichiarato apertamente che per il momento Red Bull e Ferrari sono ancora un po’ avanti alla W14 e le soluzioni portate in Bahrain potrebbero non esser quelle definitive. Il team manager ha così confermato l’esistenza di un piano B sul quale orientarsi se i primi risultati non saranno soddisfacenti.
Buona la sensazione che lascia la Ferrari che sembra stia lavorando in modalità conservativa sugli pneumatici. Fatto evidenziato dalle cambiate anticipate (short-shift) di Sainz in uscita di curva. Anche questo serve a mascherare le prestazioni reali. Le simulazioni di gara hanno comunque messo in mostra una monoposto molto più docile e costante e con la miglior prestazione sul giro. 1.32.486 il tempo di Sainz che ha abbassato di oltre 4 decimi il crono di Verstappen di ieri.
La mattinata si chiude col brivido nella prova del semaforo di partenza. 7 vetture schierate semaforo che non si accende e procedura abortita. Le vetture si rischierano e stavolta semaforo rosso e via ma partono solo in tre con rischio di collisione. Probabilmente un’incomprensione perché la simulazione era per i semafori e non per le vetture.

Il pomeriggio del 24 Febbraio
Lavoro diverso nel pomeriggio per la RB 19 con Verstappen. Max inizia a spingere abbassando di oltre 8 decimi il tempo di Sainz. La Red Bull si concentra sulla messa a punto sul giro secco. La monoposto si presenta spesso in pista con l’applicazione della vernice speciale (Flow Vis) che evidenzia i flussi d’aria. Che gli uomini di Horner non siano così sicuri, a dispetto dei crono, di essere al top?
Ma i test non sono solo crono, una voce molto attenzionata è quella delle velocità di punta. Un tema che nella scorsa stagione aveva fortemente frustrato la Ferrari specialmente nella seconda parte di stagione. Ebbene qui i report parlano chiaro, Tutti i motorizzati Ferrari sono stati estremamente veloci, i più veloci con l’Alfa Romeo di Zhou davanti a tutti.
Sainz, nello specifico, ha fatto registrare 5 kmh in più di top speed girando quasi un secondo più lento della Red Bull del campione del mondo. Questo è un dato da non sottovalutare anche se non si conosce l’incidenza aerodinamica dell’ala posteriore.
La vettura di Maranello è parsa molto migliorata rispetto a ieri; anche con Leclerc i fenomeni di porpoising sono visibilmente scomparsi. La monoposto è così risultata, a fine sessione, molto ben bilanciata soprattutto nell’ultimo long-run effettuato dal pilota monegasco con la gomma da gara, la nuova C1.
Tutto sempre da prendere con le molle in considerazione del fatto che, come ripetuto già diverse volte, nessuno conosce i veri carichi di benzina. Secondo gli addetti ai lavori la differenza poteva essere anche intorno ai 30-40 Kg.

Problemi sul finire per la Mercedes, Russell è costretto ad abbandonare la sua vettura lungo il circuito per un problema idraulico. In attesa dell’ultima giornata di test qui a Sakhir ci piace ricordare che lo scorso anno le cose tra Red Bull e Ferrari andarono più o meno allo stesso modo. Ma poi nel week end di gara i dominatori assoluti furono proprio Leclerc e la Ferrari.