Secondo Taste Atlas nella TOP 10 dei formaggi più buoni ben otto sono italiani. Il Reblochon francese solo tredicesimo. “L’Italia domina! Difendere questo patrimonio tricolore è, per noi, un dovere” dichiara il Ministro Lollobrigida. “Classifica dubbia” ribattono i francesi.
A quanto pare i migliori formaggi al mondo sono prodotti in Italia. Questo è quanto riporta l’Atlante mondiale della cucina tradizionale. Per trovare un formaggio francese bisogna scendere fino alla tredicesima posizione.
La massima autorità mondiale per quanto riguarda il cibo tradizionale, e cioè il Taste Atlas, ha sentenziato: i formaggi più buoni del mondo sono made in Italy. Ben otto formaggi italiani si sono piazzati tra i primi dieci. Questa è la classifica:
Il primo formaggio francese lo si incontra al tredicesimo posto: si tratta del Reblochon, un formaggio di latte vaccino a pasta pressata che però, a onor del vero, si produce anche in Italia.
“Ancora una volta, TasteAtlas pubblica la classifica dei formaggi più apprezzati al mondo e l’Italia domina: 8 nei primi 10, 12 nei primi 20, 15 nei primi 30. Difendere questo patrimonio tricolore è, per noi, un dovere”. Questo è quanto dichiarato dal ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.
Non si è fatta attendere la replica da parte dei nostri cugini d’oltralpe. A rispondere con una serie di Tweet è stato il Comitato per il collegamento ferroviario transalpino Lione-Torino che prima scrive “Amici italiani, facciamo di tutto per avvicinare i due Paesi con i trasporti, ma ci sono aree in cui non bisogna andare lontano” e poi parla di “classifica dubbia”.
Insomma ai francesi pare non sia andato giù vedere il Brillat-Savarin (cinquantesimo su cinquanta in classifica) soccombere al Parmigiano o il Vacherin Mont D’or (piazzatosi ventiseiesimo) superato dal Pecorino toscano.
L’idea della guida venne nel lontano 2015 al giornalista ed imprenditore croato Matijia Babic’ ma ci vollero ben tre anni per farle vedere la luce. Il sito è frutto di un lavoro enorme e capillare. E’ assai ben strutturato, ricco di spunti, dritte e ricette. Quello che lo rende diverso da altre guide culinarie, una su tutte la guida Michelin, è che questo atlante si occupa solo ed esclusivamente di cucina tradizionale.
Non si interessa di alta e costosa cucina ma di cibo della tradizione, economico e con dietro una storia da raccontare. Ciò che invece lo rende diverso dal celeberrimo e temutissimo Trip Advisor è che le recensioni dei ristoranti locali non sono scritte da anonimi avventori ma da gastronomi professionisti.
Anche TasteAtlas assegna dei premi come quello al “Miglior piatto tradizionale” e quello alla “Miglior cucina tradizionale”. Se volete saperne di più su l’Atlante mondiale del cibo tradizionale potete cliccare QUI (nel momento in cui questo articolo è stato scritto, sulla home page del sito compare il taleggio come “formaggio del giorno” e la cacio e pepe come “Piatto del giorno” ma, per favore, non ditelo ai francesi!)