Il caro carburanti è un tema che continua ad interessare ogni singolo cittadino. Tutti stiamo pagando questa crisi, prima la pandemia, poi la guerra russo-ucraina e la conseguente crisi energetica e petrolifera.
Tutto questo ha fatto si che i prezzi del carburante siano saliti sempre di più. Da agosto il prezzo del diesel, addirittura, superava quello della benzina raggiungendo cifre record. Oggi, però, si registra una inversione di tendenza ed il prezzo del gasolio torna ad essere inferiore a quello della super. L’inversione di tendenza si è verificata proprio nel fine settimana. Il diesel scende, per modo di dire, a 1,857 euro al litro contro 1,864, naturalmente parliamo di modalità self service ma, anche in modalità servito, il trend è lo stesso.
Il calo del prezzo che ha portato il gasolio a scendere sotto quello della benzina, come si può facilmente verificare, rispecchia la media nazionale. Non si tratta, quindi, di casi isolati o di particolari compagnie, il trend è generalizzato e riguarda il prezzo medio.
Ci sono voluti sei mesi, dopo lo storico sorpasso, per riportare le cose nella normalità, per così dire. Nonostante, nel fine settimana, in borsa si sia registrato un forte rimbalzo delle quotazioni dei prodotti raffinati, ai distributori il prezzo non ha avuto conseguenze ma, anzi, come nel caso del diesel ha registrato dei ribassi. La Tamoil ha dato inizio a questa inversione di tendenza, indicando nel prezzo consigliato alla vendita meno un centesimo.
Naturalmente il caro carburanti è ancora un tema attualissimo e non di certo risolto. Tutto sommato e considerando che, solo pochi giorni fa, è scattata l’ennesima sanzione sui prodotti petroliferi e raffinati russi con un embargo che vieta l’importazione, la notizia è da leggere assolutamente in maniera positiva.
Con l’entrata in vigore di questa, ulteriore, drastica misura (sempre a causa della guerra russo-ucraina) nei confronti della Russia, da parte dell’Ue, sui prodotti petroliferi ed anche sui suoi derivati raffinati, si temeva una stangata sul diesel. In questa fase iniziale, ovviamente si temeva per lo più ad una speculazione sui prezzi che, per fortuna, al momento non sembra esserci stata.
In Italia è utile ricordare che il Governo sta tentando di tenere a freno aumenti vertiginosi introducendo una misura, ripresa dal governo Prodi con la finanziaria del 2008, introducendo la cosiddetta accise mobile. L’accise mobile viene chiamata così proprio perché in base all’oscillazione del prezzo del carburante il governo può tagliarla all’occorrenza cercando, così, di mantenere il prezzo stabile.
Il taglio delle accise può essere adottato se il prezzo aumenta, sulla media del precedente bimestre, rispetto al valore di riferimento, espresso in euro. Intanto nella Repubblica del Titano fare il pieno conviene ancora, di diesel oggi ancora di più, rispetto ai prezzi ai distributore che si trovano in Italia.