Oggi ai mondiali di sci è andata in scena la discesa libera femminile. Dopo i successi della Brignone e della Bassino gli occhi erano tutti puntati su di lei: Sofia Goggia.
“Non sarò sola in questa discesa. Elena Fanchini sarà in gara con me“. Aveva detto questo ai giornalisti una Sofia Goggia singhiozzante per il profondo dolore per la morte della sua cara amica. “Dopo una giornata devastante, mi sono svegliata col cuore più leggero. Adesso dentro di me ho un’energia nuova, un’energia bella”.
Discesa libera femminile: pista e starting list
Un Discesa Libera molto interessate dal punto vista tecnico su di un tracciato, veloce da interpretare ed attaccare nel modo corretto. Un piccolo errore può costare tanto in termini di tempo. Un primo tratto dove contava molto la scorrevolezza ed i materiali. Un secondo più tecnico caratterizzato da un lungo curvone con due insidiosi dossi. Pista in condizioni ottimali e temperatura ideale.
La direzione di gara aveva assegnato prevedeva alle azzurre Goggia, Curtoni, Delago e Pirovano i pettorali 6,13,17 e 19.
La cronaca
La gara era iniziata puntualmente con la discesa dell’austriaca Venier che chiude con il primo tempo di 1.28.60 subito battuto dalla Flury con 1.28.03. L’atleta elvetica con il pettorale ha piazzato la gara della vita con un tempo rivelatosi poi insuperabile per la concorrenza. Velocissima sin dai primi metri è stata praticamente perfetta nella parte centrale tirando delle linee straordinarie e domando con maestria le insidiose gobbe.
La prima italiana al cancelletto è proprio lei, Sofia Goggia la dominatrice della stagione con 4 vittorie ed un secondo posto sulle 6 discese disputate. Parte forte Sofia ma dopo il primo intermedio qualcosa inizia non funzionare. Tanti piccoli errori fino ad un grave rischio a due terzi di gara l’hanno portata ad inforcare una porta con conseguente esclusione dalla classifica. Grande delusione sul volto della sciatrice bergamasca che aveva sognato ben altro risulto.
“Mi dipiace ho dato tutto quello che potevo fino a lì – ha dichiarato Sofia Goggia a fine gara – una gara un po’ particolare alla portata di tante atlete tipo Lake Louise dove la differenza la si può fare in pochi punti”.
Il resto della gara
Scendono le concorrenti e la prova Jasmine Flury inizia a prendere sempre più consistenza. Arriva il momento di Elena Curtoni ma anche l’atleta valtellinese non è mai solida nella sua discesa è chiude lontana in classifica. Non brillanti neanche le prove della Delago e dalla Pirovano. Si susseguono le atlete ma nessuna ha mai messo a rischio il primato della ventinovenne di Rinerhorn.
Jasmine è alla sua seconda vittoria dopo il super G di Saint Moritz del 2018, il terzo podio della carriera, il primo ai mondiali. Un vero sogno realizzato da totale out-sider. La sua gara è stata caratterizzata dalla costanza e dalla regolarità della sua sciata. La Flury non ha fatto segnare il miglior tempo in nessuno dei settori della pista di Roc de Fer ma. lì dove conta, sulla linea del traguardo è giunta prima di tutte le altre.
