Non sono ancora passati tre giorni dall’immane sciagura che ha colpito Turchia e Siria che un nuovo attacco ci riporta all’orrore della guerra.
Nelle ultime ore la Russia ha sferrato l’ennesimo massiccio attacco ai territori ucraini. Sono oltre 40 i missili già lanciati secondo quanto riferisce Vitaliy Kim governatore di Mykolaiv.
Obiettivo del bombardamento le solite infrastrutture energetiche. “In una sola ora sono stati documentati 17 attacchi nemici in città, il numero più alto dall’inizio dell’invasione su larga scala”. É quanto dichiarato in un post su telegram da Anatoliy Kurtiev segretario del consiglio comunale di Zaporizhia.
Anche da Kharkiv arrivano dichiarazioni simili. Qui l’attacco è partito intorno alle 4 del mattino, scrive Oleg Synyehubov governatore della zona: “Sono state prese di mira strutture critiche e infrastrutture. Sono scoppiati incendi, che i soccorritori sono riusciti a spegnere rapidamente”. I danni sono ancora in fase di monitoraggio, rimane il fatto che vaste aree delle zone colpite sono tuttora senza energia elettrica.
La strategia d’attacco di Mosca è sotto esame per alcuni episodi di sconfinamento in territori non coinvolti nel conflitto. L’episodio è riportato in un post su Facebook dal comandante dell’esercito di Kiev, Valery Zaluzhny. Secondo quanto riportato due missili da crociera classe Kalibr sarebbero partiti dal quadrante del mar nero e, prima di giungere a destinazione in Ucraina avrebbero attraversato gli spazi aerei di Moldova e Romania. Immediata la convocazione per riferire in merito all’accaduto per l’ambasciatore risso da parte della Moldova.
Ancora un episodio dubbio come però dubbio rimane lo strumento con cui comunicare un fatto di tale gravità, Facebook. Nel frattempo è stato diramato su tutta la nazione un allarme anti-aereo ed è stata invitata tutta la popolazione a mettersi al riparo non sottovalutando, come in alcuni casi è avvenuto specialmente a Kiev, le sirene di avvertimento di imminente pericolo.
L’Ucraina, secondo The Times, è pronta ad utilizzare immediatamente le armi a lungo raggio appena giunte dalla Gran Bretagna. Queste son puntate, come ritorsione sulla Crimea. Fatto dichiarato proprio dal presidente Zelensky durante la sua recentissima visita a Londra.
Nonostante l’immane tragedia che ha colpito Turchia e Siria stia restituendo impietosamente cadaveri ai soccorritori, si continua a giocare sulla vita di esseri umani innocenti con dichiarazioni sui social ed apparizioni in giro per l’Europa.
Fonte: Ansa