Dopo lo straordinario successo di Federica Brignone, prima azzurra a vincere l’oro mondiale nella combinata, oggi si è tornati in pista per il super G. La valanga rosa era attesa ad una grande prestazione su di una pista ricca di insidie.
“La pista non è difficile, ma non è banale. Poi bisogna essere bravi a tenere i tempismi alti, altrimenti va tutto all’aria”. Le parole della raggiante Federica che in prova si era piazzata a soli 81 centesimi dalla Goggia. Sofia aveva di contro mantenuto più riserbo sulla gara anche per la scivolata dell’ultima prova.
Super G femminile: pista e starting list
Un Super G bello e veloce bisognava attaccare anche per una neve facile favorita da condizioni meteo straordinarie. La pista è stata tracciata splendidamente da Roland Platzer, l’italiano allenatore delle ragazze elvetiche. Presenti le solite insidie composte da dossi, che andavano affrontati con decisione, ed alcune placche ghiacciate. Bisognava spingere ed osare per andare a medaglia. cosa che la nostra Marta Bassino aveva ben chiaro.
La starting list vedeva le azzurre Bassino, Culturi, Brigone e Goggia con i pettorali 6,7,13 e 20. Aveva aperto le danze l’austriaca Siebenhofer quindi la Weidle, la Ghisin e la Lie che si piazzava al comando raggiunta poi dalla Hutter che, con il pettorale 6, chiudeva con lo stesso tempo. La prima italiana è Elena Curtoni che purtroppo non riesce mai a scaricare sulla neve tutta la sua potenza commettendo alcune imprecisioni che l’hanno portata solo al quarto posto.
Marta Bassino straordinaria: la cronaca della gara
Arriva il momento di Marta Bassino che dopo un primo tratto un po’ lento cambiava marcia nel tratto più tecnico recuperando grazie ad una sciata decisa, precisa ed aggressiva. Una seconda parte di gara straordinaria dove la ragazza cuneese non ha più praticamente sbagliato nulla tracciando un solco insuperabile che l’ha portata sulla linea del traguardo in 1.28,06. Tempo che si sarebbe rivelato irraggiungibile per le altre.
Dopo l’azzurra si presentava al cancelletto sua maestà Mikaela Shiffrin che però non riesce a tenere il vantaggio accumulato nel primo tratto e chiude dietro all’italiana. Stessa cosa accade ad un’altra favorita, Lara Gut-Behrami. Arriva il momento della Brignone: un approccio al primo tratto decisamente migliore della Bassino che gli dà un lieve vantaggio al primo intermedio.
Federica non riesce però a mantenere il vantaggio accumulando una serie di piccole indecisione che la portano lontana dal podio. Passano le concorrenti ed arriviamo al momento di Sofia Goggia. Un buon primo tratto ed un prova solida ma anche la triestina lascia qualche decimo negli altri tratti toccando una porta e rischiando di andare in rotazione.
Ultimo sobbalzo con la discesa della neozelandese Alice Robinson che con il pettorale n.30 stava per completare la gara della vita sino alle ultime due curve dove arriva troppo lunga chiudendo solo al 7° posto.
Seconda medaglia d’oro su due per la nazionale rosa grazie alla straordinaria gara di Marta Bassino. La “piuma d’acciaio” ha sbaragliato la concorrenza andando a vincere il suo primo Super G proprio ai mondiali. E ora prepariamoci per la discesa libera dove avremo ancora tanta voce in capitolo specialmente con Sofia Goggia.